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May 2013 newsletter

13
maggio
2013

TEATRO SATANICO live at Viareggio in May 18th &&& BLUE AGAINST SHALLOWNESS &&& AUTOLYSE cd compilation review

Live special appearance of TEATRO SATANICO at Mordern and Contemporary Art Musueum of Viareggio scheduled for next May 18th.
It will come within a public contemporary art-exhibition celebrating Italian painter and poet Lorenzo  Viani.
Performances and exhibition will start from 18.00 to 23.00.
Free entry.
More details in the following short Italian written press-release.

GAMC Viareggio e associazione BAU presentano

LIBERATO MONDO
tensioni e trasformazioni nel segno di Lorenzo Viani

Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lorenzo Viani”
Palazzo delle Muse - Piazza Mazzini - Viareggio
sabato 18 maggio 2013 - ore 18.00-23.00
ingresso libero

Nell’ambito del progetto europeo La Notte dei Musei e in omaggio all’artista e scrittore Lorenzo Viani (1882-1936), importante rappresentante dell’espressionismo europeo a cui è intitolata la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Viareggio, l’associazione culturale BAU coordina un evento multimediale che intende rivisitare la poetica e l’immaginario del grande autore viareggino nei diversi linguaggi contemporanei. Il titolo della manifestazione fa riferimento alle tensioni libertarie presenti nell’opera di Viani, che in onore al poeta del “Liberato Mondo” Percy B. Shelley curò una pubblicazione monografica nel 1922, centenario del ritrovamento del corpo sulla spiaggia di Viareggio. Un corteo di artisti metterà in collegamento luoghi cittadini simbolici della memoria di Viani. Sono previste installazioni temporanee di opere e sculture sul tema, oltre ad una serie di performance, letture poetiche, azioni teatrali e interventi musicali di autori locali e nazionali.


Ore 18.00-23.00
Apertura della GAMC al pubblico, visita gratuita al museo e alle opere collocate per l’occasione: Vittore Baroni - Antonino Bove - Luca Brocchini - Sinfonia Nera, testimonianze medianiche su un’opera musicale perduta di L. Viani | Stefania Brandinelli - Monnezza e altri ritratti | Luca Gaddini - Project Sindonext, video-ritratti | Bruno Larini - L’uomo trasformista, scultura | Vittorio Simonini - opera combusta | Sandra Viani - fotografie delle pitture murali di L. Viani ad Ostia | E inoltre: Lorenzo Viani - carboncino originale, studio per La peste a Lucca.

Dalle Ore 21.00 alle 22.30 intervengono:

Vittore Baroni - Luca Brocchini - introduzioni
Antonino Bove - evocazione vianesca, performance oscura
Maicol Borghetti - Maurizio Marco Tozzi - Autori Vari - Liberato Mondo (un tributo), video
Adolfina De Stefani e Antonello Mantovani (gruppo OPEN) - Opera in nero, performance
Filippo Ciavoli Cortelli - David Paolinetti - Alberto Picchi - Nicola Quiriconi - I Baviani, video-performance elettroacustica
I Gioielli Rubati di Fernanda - Seggiole, azione teatrale
Teatro Satanico (Devis Granziera, Roberto "Kalamun" Pasini, Mauro Martinuz) - video-azione sonora


Negli intervalli: letture da poesie scelte di Lorenzo Viani a cura di Paola Lazzari.

Per ulteriori informazioni:

GAMC Viareggio - www.gamc.it
BAU Associazione Culturale  - www.bauprogetto.net

https://www.facebook.com/pages/bau/195890741553


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out now  " BAU DIECI " 

a " container of contemporary culture" art magazine

this peculiar issue features a limited signed and numbered audio-cd-r release with some unreleased tracks by  Devis Granziera as Lunus

Gli autori di BAU Dieci:  Giuliano Allegri | Silvia Ancillotti | Alain Arias-Misson | Maria Rebecca Ballestra | Christian Balzano | Gianni Barelli | Vittore Baroni | Massimiliano Barsottelli | Keith Bates | Chiara Bettazzi | Lapo Binazzi | Maicol Borghetti | Antonino Bove | Luca Brocchini | Myriam Cappelletti | Dino Castelvecchi | CianographicSisters | Cielosereno (A.V.) | Ryosuke Cohen | Philip Corner | Gianluca Costantini | Gianluca Cupisti | Paolo della Bella | Fabio De Poli | Gabriele Dini | Graziano Dovichi | Bartolomé Ferrando | Luc Fierens | Jenamarie Filaccio | Raffaella Formenti | Aldo Frangioni | Ignazio Fresu | György Galántai | Carlo Galli | Beatrice Gallori | Antonella Gandini | Massimo Giacon | Luca Giorgi | Federica Gonnelli | Patrizia Gozzini | Devis Granziera | Johnny Grieco | Gruppo Open | Caterina Gualco | Gumdesign | Karl-Friedrich Hacker | Maurice Henry | I Santini Del Prete | Emilio Isgrò | Jacques Juin | Karadanatromnostazer | Susanna Lakner | Alessio Larocchi | Luca Leggero | Andrea Lemmi | Le Rane | Sara Lestini | Gian Paolo Lucato | Paolo Lumini | Gianni Macalli | Riccardo Macinai | Ruggero Maggi | Edoardo Malagigi | Tonka Malckovic | Attilio Maltinti | Michele Mariano | Paolo Antonio Martini | Graciela Gutierrez Marx | Paolo Masi | Anthony Moman | Gertrude Moser-Wagner | Giuliano Orsingher | Carlo Palli | Gioni David Parra | Manuel Perna | Guido Peruz | Beatrice Pieroni Lubé | Alessandro Poli | Rudy Pulcinelli | Resmi Al Kafaji | Enzo Rossi-Ròiss | Michael Rotondi | Lola Savino | Luciana Schinco | Arturo Schwarz | Antonella Serafini | Fulgor C. Silvi | Skim | Renato Spagnoli | Aldo Spoldi | Tipigrafici | Maurizio Marco Tozzi | Tommaso Tregnaghi | Paolo Vandrasch | Maurizio Vanni | Tommaso Vassalle | Paolo Vegas | Sandra Viani | Tatiana Villani | VipCancro | Renato Volpini | Lutz Wohlrab | Reid Wood | Virginia Zanetti | Stefano Zattera 


for pics and more details :

http://www.bauprogetto.net

info@bauprogetto.net


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BLUE AGAINST SHALLOWNESS !

If you got a TEATRO SATANICO défends-moi de la superficialité T-shirt , and if you got the right mood, please send us a copy of a picture of you wearing it

We'd be very glad to publish your pics here:

http://www.teatrosatanico.it/it/negozio/miscellanea/teatro-satanico-d-fends-moi-de-la-superficialit-t-shirt.html

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via ZOS KHEM youtube channel ( http://www.youtube.com/user/zoskhem ) you can hear a track taken from THE CRUELLEST MONTH, full lenght album by LUNUS (a Teatro Satanico solo&side-project by Devis Granziera)

http://www.youtube.com/watch?v=heQNOURIZxc

Since these discs were released as very a limited to 33 hand-numbered and signed edition, we do not got any copy avaialable anymore

Anyway you can try to get a copy via OLD EUROPA CAFE, a well-known distro-server that usually deals in our artworks too

http://www.oldeuropacafe.com/main.php?nav=pd&prdct=12169

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AUTOLYSE cd compilation ( http://www.teatrosatanico.it/it/discografia.html?d=autolyse.html ) review among the pages of ONDA ROCK Italian webzine ( http://www.ondarock.it/recensioni/2012_aavv_autolyse.htm )

AA.VV.
Autolyse

2012 (Show Me Your Wound) | industrial

di Federico Gennari

La musica industriale ha avuto, in qualche modo, i suoi 15 minuti di notorietà negli anni passati presso il grande pubblico grazie a nomi del calibro di Nine Inch Nails, Ministry o Fear Factory, mentre ora è per lo più associata alle piste da ballo alternative.
Questa idea, oltre ad essere frutto della moda, tralascia alcuni dettagli storici del movimento stesso: dalla limitata registrazione casalinga su cassetta (la cosidetta "tape culture"), ai temi scottanti e scioccanti, fino a veri e propri manifesti politico/culturali (come fu per gli Spk), una distribuzione per posta semi-amatoriale (la "mail art") che a volte sfiorava quasi il fanatismo, l'uso di collage artistici o di bianco e neri pesantemente fotocopiati (la "xerox art").
Queste e altre peculiarità erano tanto caratteristiche quanto l'uso del rumore stesso o degli strumenti elettronici, con cui spesso si confonde il genere. Eppure questa uscita della svizzera Show Me Your Wound Productions recupera molti di questi aspetti che possono sembrare di contorno ma non lo sono, dalla semi oscurità dell'etichetta alla grafica stessa, e, non ultimo, il concetto che sta dietro quest'opera: l'auto (sé stesso) +  lisi (ledere, danneggiare, rovinare), cioè il suicidio.

Materia estremamente delicata che, a differenza di altre occasioni in cui il cattivo gusto si è sprecato, è stata trattata in maniera davvero intelligente e sfumata, lasciando a ogni artista lo spazio sonoro non solo per una composizione, ma anche per un'immagine a sua scelta, formando alla fine un insieme di cartoline a colori al posto del classico libretto allegato, in una confezione di cartoncino ruvido  A5, di cui esiste persino una edizione ultra-limitata, che contiene oggetti tipo lame di rasoi o bossoli di proiettili. A corollario delle immagini, si unisce spesso anche una frase che faccia da spunto, passando dal sottile commento di Maurizio Bianchi fino alla citazione del Corano come riferimento al fin troppo attuale martirio bombarolo, passando da un canto della Divinia Commedia; spunto che soppianta i meno immediati testi (soprattutto quando si tratta di altre lingue).

Arrivando poi alla musica, l’ascoltatore non verrrà investito di fracasso ultrasonico senza capo né coda (sebbene ci sia presente un brano particolarmente abrasivo, ad opera di Dead Body Love) ma viene scortato tra differenti paesaggi e situazioni, dalla musica ambientale di Urna, che vuole ricordarci l’Endura ossia il digiuno estremo diffuso tra i mistici Catari, oppure la densa melassa sonora di Djiin (autore di un precedente "Suicide Box") che segue la scuola italiana della Slaughter Production a cui si potrebbe affiancare anche Icydawn, al doloroso collage sonoro di MB (uno dei migliori di tutto il lotto, dissonanze cicliche di difficile ascolto ma particolarmante incisive), dalla sperimentazione di Teatro Satanico (in ottima forma con un contributo vecchio stile) e il rumorismo senza forzature o estremismi di SShe Retina Stimulants e Sigillum S, al tamburo ritmico venato di new wave ad opera di Khem, o l’orientalismo che Fehu usa per sottintendere il fanatismo necessario per l’estremo sacrificio, fino al lirismo di L:CH:M che campiona voce soprano per immetterla in un contesto sperimentale.

L’ascolto risulta non solo variegato, ma anche periglioso per certi versi, trasportandoci nelle molteplici declinazioni di quell’impulso paradossale che è la perdita volontaria della propria vita, qui spesso descritto appropriatamente tramite negazione sonora oppure accompagnandolo con una struttura vera e propria. Ancora una volta il genere industriale mostra il suo potenziale maggiore quando è associato a un concetto, o a un supporto visivo, per dare un contesto solido e provocatore a un suono di cui non sempre si sente la mancanza o difficilmente se ne può capire l’utilità. Tutto questo è un esempio fulgido di cosa sia la musica industriale oggi come ieri, senza soluzione di continuità, nella sua accezione più piena e convincente.


(29/03/2013)

FEDERICO GENNARI